Wellness Groove

Esercizio, comunità e creatività

Groove è innanzitutto muoversi, ballare, sudare e divertirsi con altre persone. Ma è anche molto di più.

Groove è tornare a casa, è accettazione di sé e dell’altro: è come raccogliersi intorno a un fuoco ideale e spogliarsi di paure e pregiudizi per raccontarsi, senza bisogno di parole.

Il Groove dancefloor è un luogo in cui puoi essere liber* dalla performance e dal giudizio e giocare con il tuo corpo e i tuoi movimenti.

Una sessione di WELLNESS GROOVE è il TUO tempo, lontano da tutto ciò che esiste fuori dal dancefloor. È l’opportunità di rallentare, respirare e connetterti con te stess*. È liberatorio. È uno spazio in cui spegnere il tuo giudice interiore per poi portare tutto questo nella vita di tutti i giorni. “Essere nel groove” significa proprio questo: essere presenti a noi stess*, autentic* e creativ*.

Per chi è?

Perché l’asterisco?

Perché Groove è adatto a tutte le persone, senza distinzioni di genere o età. Non servono competenze o abilità particolari. Indispensabile venire come si è, ciascuno con la propria UNICITA’. 

Perché Groove è inclusione nel senso più pieno del termine: la nostra unicità non è solo ben accetta, è ciò che rende vivo e meraviglioso il Groove dancefloor.

E se soffro di particolari patologie?

Groove è perfettamente personalizzabile: ogni movimento può essere eseguito con maggiore o minore intensità a seconda della nostra mobilità.

Il consiglio è comunque, sempre, di rivolgersi e chiedere consiglio al proprio medico di fiducia, in caso di problematiche particolari.

Dove posso farlo?

In presenza allo Spazio Korumanà a Milano da ottobre 2022.

Groove è un’esperienza di connessione ed è prima di tutto dal vivo.

  • Giovedì dalle 18.30 alle 19.30

Online:

  • Lunedì dalle 18.45 alle 19.45

Le sessioni hanno luogo su Zoom e consentono di stare insieme intorno al nostro fuoco ideale, anche restando nella propria casa.

Perché online? Perché si adatta ai nostri tempi e soprattutto perché permette di spegnere la telecamera. Siamo insieme ma possiamo scegliere di non mostrarci. E’ una forma di rispetto verso chi ancora non si sente sicuro nel farlo. Io stessa ho iniziato così, nella mia camera, a porte chiuse, chiedendo alla mia famiglia di non entrare per nessun motivo. E’ un percorso che ci porta a superare la paura del giudizio partendo dalle nostre fragilità.