Per un’ottima acquisizione del linguaggio l’input deve essere così interessante da
dimenticarsi che sia in un’altra lingua. Deve essere indispensabile. Devi entrare in uno stato in cui il senso del sé diminuisca.
Dr. Stephen Krashen, linguista
Qualunque lingua straniera è per sua natura una lingua altra: l’unica strada per accorciare questa distanza e il carico emotivo che porta con sé si trova in quelle attività che consentono di entrare in uno “state of flow” in cui il senso del sé diminuisca fino quasi a scomparire del tutto. Ciò vale per tutti, in maniera particolare per i bambini: la paura del giudizio rischia infatti di inibire qualunque attività.
La grande sfida è quella di creare un ambiente in cui sentano di avere il permesso di sbagliare, in cui l’errore non sia solo consentito ma sia addirittura “amico” per diventare una ricchezza. Un ambiente nel quale si sentano liberi di esprimersi utilizzando più linguaggi, costruendo così fiducia nelle loro capacità di comprendere ed esprimersi utilizzando la lingua inglese.
Due anni fa ho scelto Village Camps, un’organizzazione che da anni si occupa di campi estivi internazionali, dopo aver sperimentato diverse strutture e scuole. La mia scelta è stata dettata dalla ricerca di un’esperienza significativa in linea con il metodo educativo che ho scelto e con i miei studi in ambito linguistico e delle neuroscienze. La lingua si apprende studiando e si acquisisce facendo: cercavo un’esperienza estiva che fosse incentrata più sull’acquisizione che sull’apprendimento, e questa è facilitata se le attività su cui si basa sono emotivamente coinvolgenti.
La mia decisione di non rivolgermi più a una classica summer school nasce da questa esigenza, oltre che dal bisogno di trovare uno stile educativo il più possibile vicino a quello da cui provengo. Dove le regole fossero molto chiare e dove il rispetto per l’altro fosse in primo piano. Con Village Camps ho trovato esattamente questo. Un camp realmente internazionale, con ragazzi e animatori provenienti da tutto il mondo, e dove l’inglese è realmente la lingua di comunicazione primaria, ponte che unisce diverse lingue e culture. La richiesta di parlare in lingua nasce dal bisogno di non escludere nessuno. L’atmosfera che si respira è un’atmosfera di famiglia formata da tante nazionalità diverse, con un cuore pulsante che si nutre di lingua inglese, con diversi accenti e diverse sfumature.
I summer camps sono un’occasione, rivolta a bambin* e ragazzi*, per sperimentare la bellezza della diversità e delle imperfezioni, utilizzando come strumento di comunicazione la lingua inglese.
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