
Fin da piccola mi sono sentita diversa: ero fortemente balbuziente e lo vivevo come un handicap, guardando con invidia il resto del mondo che invece non aveva alcuna difficoltà a mettere in parola i pensieri. Non avrei potuto diventare un insegnate, perché io balbettavo e invece, come insegnante, devi parlare.
E poi il cambiamento, l’accettazione di ciò che sono e della balbuzie: “I am what I am”, portato con orgoglio negli anni degli università. Il mio lavoro? Insegnante, con la balbuzie che ha smesso di essere un problema perché io sono quel che sono e piano piano è quasi scomparsa senza che me ne accorgessi.
La lingua inglese è sempre stato uno strumento in più per esprimere i contenuti della mia mente: laddove non arrivavano le parole nella mia madrelingua, l’italiano, arrivava una lingua straniera, la lingua dei brani che ascoltavo e ballavo nella mia cameretta di bambina.
L’incontro con il metodo Montessori, una amore a prima vista: la possibilità di sbocciare, di volare, ognuno con le proprie ali e le proprie capacità. Il movimento, la cura del linguaggio, l’osservazione, la possibilità di mettersi in ascolto anziché su una cattedra, per donare a ognuno gli strumenti più adatti.
L’incontro con Groove, in un momento in cui il mio corpo marcava e mostrava la sua diversità con la mastectomia: l’accettazione della diversità portata con orgoglio. Groove, un inno all’inclusione: Uniti e Unici, uniti in un unico movimento lasciando al proprio corpo la libertà di esprimerlo nel proprio unico modo. Che mi ha permesso con il mio corpo il mio essere orgogliosamente diversa, dicendolo a testa alta: “Here I am, this is me”.
Consapevolezza della diversità che diventa orgoglio: quello che mi muove è offrire questa possibilità a tutti, ai bimbi cui insegno e a coloro non si riconoscono nei modelli che ci vengono imposti.
Sogno un mondo a colori, un mondo in cui le differenze siano un valore e non qualcosa di cui vergognarsi, un mondo in cui la bellezza dell’imperfezione sia qualcosa di cui essere fieri.
Chi sono? Clicca sul link per ascoltare la mia intervista con Matteo Caccia per Radio 24 ⤵️